Il Training Autogeno (T.A.) è una tecnica di rilassamento e di auto-distensione da concentrazione psichica. Si tratta quindi di un modo per imparare a rilassarsi, uno strumento efficace da usare nelle situazioni particolarmente stressanti e difficili, ma anche un momento da concedere a sé stessi durante la vita di tutti i giorni, per ricaricare le energie.
Questo metodo è stato strutturato tra il 1908 ed il 1912 da uno psichiatra tedesco, J.H. Schultz, il quale inizia i suoi studi partendo dal presupposto di dover considerare l’uomo nella sua globalità di mente e corpo.
Il corpo influenza la mente. La mente ha un’azione sul corpo.
Il potenziale delle tecniche di rilassamento come il Training Autogeno risiede in primis nella loro capacità di apportare immediata efficacia.
Il T.A. permette di raggiungere uno stato di rilassamento profondo e intenso, ma allo stesso tempo concentrato e attento a tutti i cambiamenti che si stanno verificando sul proprio corpo.
Prestare attenzione al corpo consente alla mente di distrarsi dai pensieri che la stanno affollando; inoltre, indursi uno stato di rilassamento, aiuta il corpo a ritrovare il suo equilibrio e a riposarsi.
Questa tecnica consente di ottenere una serie di cambiamenti, sia somatici sia psichici, che portano uno stato di rilassamento profondo, con conseguente stato di benessere psicofisico.
Questa sensazione veniva chiamata da Schultz “commutazione autogena” ed è l’obiettivo ultimo, raggiungibile al termine del percorso.
Non si tratta, però, di un processo immediato.
Nessuno di noi è abituato a prestare attenzione al nostro corpo, soprattutto nei momenti di calma. Il corpo è semplicemente lì, a nostra disposizione. Ascoltarlo implica un certo impegno. Ancora più difficile, è riuscire a placare i nostri pensieri, per portare l’attenzione su quello che sta accadendo in quel preciso momento. I pensieri nascono spontaneamente e continuano ad affollare la nostra mente, per questo possiamo usare l’ascolto del nostro corpo per calmarli e reindirizzarli.
L’obiettivo ultimo è quello di raggiungere una completa autonomia nell’auto-indursi uno stato di rilassamento, senza l’aiuto del conduttore, così da poter sfruttare questa tecnica in qualunque circostanza ansiogena da affrontare, concedendosi solo pochi minuti per rilassarsi e concentrarsi (da qui il termine AUTOGENA, cioè auto-indotta).
Infatti, una volta che i gesti e le sensazioni vengono imparati possono essere automatizzati. Quindi, se inizialmente indursi uno stato di calma e rilassamento sembrerà un’impresa, col passare delle settimane sarà sufficiente qualche momento per riuscire a ritrovare lo stato di calma. Bisogna concedersi il tempo di imparare, ma una volta fatto, sarà sempre più semplice riuscire a riprendere quella sensazione in poco tempo.
Nel corso del tempo il T.A. è stato sottoposto a numerosi studi per verificarne l’efficacia ed è sempre stato confermato come una valida tecnica per la gestione dell’ansia e dello stress nelle sue diverse manifestazioni.
Il T.A. viene usato spesso per affrontare stati d’ansia, disturbi d’ansia, disturbi del sonno e disturbi psicosomatici (ad es. cefalea, gastrite, psoriasi, fibromialgie) o dolori causati da tensione muscolare (ad es. cervicale e bruxismo e sindrome dolorosa temporo-mandibolare), nel dolore lombare cronico, nella balbuzie e in altri disturbi simili su base neuromuscolare, prodotti o aggravati da stress. Ricerche condotte su soggetti fumatori hanno dimostrato come l’utilizzo di tecniche di rilassamento riduca significativamente la dipendenza da nicotina. Ma le sue applicazioni sono molte e possono essere sfruttate da chiunque voglia imparare a tenere sotto controllo lo stress. Si tratta infatti di una tecnica semplice e pratica, che può aiutare nelle situazioni faticose della vita di tutti i giorni.
Ogni giorno siamo tutti sottoposti a delle sfide, più o meno grandi, più o meno impegnative. Imparare a ritrovare la calma e un proprio equilibrio può fare la differenza sui nostri risultati. Penso immediatamente agli studenti, che prima di affrontare qualche prova possono provare forti stati d’ansia. Infatti, l’applicazione dei metodi di rilassamento nei bambini ed è stata provata l’efficacia nel ridurre l’ansia, l’iperattività e nel migliorare le prestazioni scolastiche. Oppure agli atleti, i quali devono costantemente fronteggiare la tensione della competizione, devono trovare la giusta concentrazione prima delle loro prove. O a dei neogenitori che desiderano concedersi pochi, ma essenziali, minuti per ritrovare le energie e gestire lo stress.
il Training Autogeno, inoltre, è efficace sia per prevenire che per curare molti problemi legati all’invecchiamento, come insonnia, ansia, limitazioni funzionali dovute a malattie degenerative, dolore cronico.
È possibile svolgere il solo percorso di training oppure affiancarlo a un percorso di supporto psicologico.
Se siete interessati, contattatemi.
Eberlein, G. (1998). Il libro del training autogeno (Vol. 996). Feltrinelli Editore.
Hoffmann, B. (1980). Manuale di training autogeno. Astrolabio.
Peirone, L., & Gerardi, E. (2016). Il Training Autogeno: tecnica e metodo fra psicoterapia e psicologia della salute. Edizioni FerrariSinibaldi.
Penati, V. (2013). Le tecniche di rilassamento. Edizioni FerrariSinibaldi.
Schultz, J. H. (1999). Il training autogeno: Esercizi inferiori (Vol. 268). Feltrinelli Editore.
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